Pensarsi ed essere pensati, dov’è il cuore del cibo?
Nel dilagare dei servizi di “food delivery”, tra pasti pronti e app che fanno la spesa al posto nostro, mettiamo forse da parte qualcosa che ci appartiene. Mentre risparmiamo il tempo dedicato al cibo, cosa ci perdiamo? Ma ve lo ricordate il lockdown? Quante torte abbiamo preparato, quante lasagne, pizze, brasati, impasti complicati, manicaretti mai osati prima! E ricettari, blog di cucina, video degli chef: ciascuno aveva rispolverato il proprio “Artusi” personale e ne andava fiero. Quando tutto si è fermato, le mani, nelle cucine, hanno cominciato a creare. E mentre il mondo della cura era impegnato fino allo stremo delle forze, a occuparsi delleLeggi altro →
Ricordati chi sei
Ricordati chi sei: il difficile passaggio, raccogliere l’eredità dei padri e divenire ciò che siamo. in un tempo in cui abbiamo nascosto la fatica e la sofferenza della vita, prendere contatto con la naturalezza della morte e la fisiologica fatica dell’esistere può essere utile.Leggi altro →
Da (troppo) vicino proprio nessuno è normale
Adulti distanti e punitivi, quelli del passato. Adulti vicini e spaventati, quelli del presente. Senza la giusta distanza (e la giusta vicinanza) è la relazione con i nostri figli e i nostri alunni che rischiamo di perdere Sarà capitato anche a voi vedere in TV le riprese di una superficie perfettamente pulita analizzata al microscopio: più ci avviciniamo e più appaiono imperfezioni; quella che era una superficie liscia e perfettamente piana appare ora come un susseguirsi di avvallamenti, salite e discese, piene di organismi, di sporcizia, granelli che al microscopio appaiono come massi. A volte, mi dico, è tutta una questione di prospettiva, di distanze,Leggi altro →
Parole, un mondo magico da esplorare con attenzione
Il potere creativo delle parole non si esaurisce nel mondo magico dei bambini. Quelle che, da adulti, ci sembrano solo strumenti per descrivere il mondo, nascondono poteri che non possiamo sottovalutare Abracadabra, una parola misteriosa che apre a una dimensione magica, che ci porta nel mondo incantato dei bambini, nel mondo in cui «si trova tutto nel nulla», per citare Leopardi. Io, da instancabile parolaio, ho cercato un po’ in giro e anche se a dire il vero il verdetto non è unanime, sembrerebbe che la parola magica discenda dall’aramaico Avrah kaDabra, che suona pressappoco così: «Con la parola creo». Pensando allora al potere creativo della parola,Leggi altro →
Piano B, la forza del saper cambiare strada
Abituati a pensare che essere forti significhi andare sempre dritti verso l’obiettivo, perdiamo di vista l’importanza del saper scegliere quel che è bene per noi, in ogni singolo momento “O la va o la spacca”, “Mi spezzo ma non mi piego”: quante volte sentiamo affermazioni del genere, che spesso ricevono il plauso generale o, in ogni caso, un certo grado di ammirazione. Nella vita di tutti i giorni, come nella politica, sembra che percorrere linee rette, che non ammettono deviazioni, sia sinonimo di vite risolute, potenti, sicure, invidiabili. Così succede che spesso ai nostri cuccioli trasmettiamo questa sicumera: li vogliamo imbattibili, senza curve, senza inutiliLeggi altro →
Verità provvisorie in epoca post-costruzionista
Nell’epoca delle certezze assolute, che spesso rivelano solo il vuoto del pensiero, arrendersi al fatto che la verità è solamente una delle tante illusioni che per un attimo lenisce il nostro appetito di assoluto, è certamente faticoso ma in fondo può esserci utile.Leggi altro →
Tutto quello che vuoi, o forse… tutto quello che sei
Un film che racconta una relazione molto speciale, capace di riscrivere il passato ma non solo. Quanto è importante lo sguardo che riconosce e accetta, al di là dei pregiudizi dei ruoli e delle etichette? Un’improbabile amicizia tra l’ultraottantenne Giorgio, poeta dimenticato che ha fatto la Seconda Guerra Mondiale, e Alessandro, giovane ventenne senz’arte né parte. Un classico, che riecheggia il più celebre film francese Quasi amici: Giorgio è affetto da un principio di Alzheimer, che lo porta a rivivere, come fossero attuali, episodi della propria vita giovanile, durante la guerra; Alessandro è scapestrato, nullafacente, e trascorre la maggior parte del proprio tempo con tre amici,Leggi altro →
In-sistenza: come è successo che abbiamo smesso di esistere
Un progressivo ritiro dalla vita: meno relazioni, meno occasioni sociali, giornate che passano sempre più spesso “in remoto”. Si perde l’esistenza stessa, il vivere fuori, con un rischio di implosione che sembriamo non considerare abbastanza «Sei d’accordo di fare la rivoluzione?», «Si ma non con la mia macchina!». Così, un geniale Paolo Rossi cercava con la sua irriverenza di aiutarci a comprendere l’inizio di quella che poi è divenuta l’età del disimpegno. Certo, di tempo ne è passato da quel dì e ciò a cui mi sembra di assistere, sia nel quotidiano, sia nel mio mestiere, è un progressivo spostamento della responsabilità da un lato,Leggi altro →
La verità e il Giudizio Universale
La Cappella Sistina che vediamo oggi non è quella di trent’anni fa. In qualche modo, sono proprio due diverse realtà. Quanto c’è del nostro sguardo, parziale e soggettivo, in quella che chiamiamo verità? Quanto dei nostri giudizi, pregiudizi e scorciatoie? Anni fa, più di trenta ormai, mio fratello, che all’epoca frequentava il liceo artistico e già allora era appassionato ed esperto di arte, in un assolato dopopranzo mi intrattenne per diverse ore spiegandomi che stava studiando Michelangelo e in particolare la Cappella Sistina, quelle volte in cui il maestro aveva impresso a imperitura memoria la Genesi e altri passaggi dell’Antico Testamento. Colpiva particolarmente l’atmosfera moltoLeggi altro →
Franco Nembrini: il mestiere dei bambini è guardare gli adulti
Spesso siamo così presi dal controllare ogni movimento dei nostri figli, dal voler sapere ogni cosa della loro giovane vita, che finiamo col dimenticare che mentre noi guardiamo loro, loro guardano noi. Carl Gustav Jung prima e un geniale Franco Nembrini ora, ci ricordano che ciò che passa nella difficile azione di “tirar su” i figli, è l’esempio, ciò che loro osservano in noi.Leggi altro →