Stiamo costruendo una società in cui, sempre più, il non essere produttivi svuota di senso le esistenze. Ma cosa significa trovare il senso solo nell’utilità? La filosofia pone delle domande e tiene in qualche modo in stato d’allerta il pensiero, mentre la scienza tende ad acquietarlo. Così almeno disse Sergio Moravia in un’intervista. Per associazione, mi viene in mente che spesso guardando i documentari che raccontano la vita nella natura, si assiste a scene raccapriccianti, durissime, in cui animali feroci dilaniano la carne di animali indifesi, i famosi pesci grandi che si “occupano” dei pesci piccoli. Tutto questo all’interno di una logica in cui ciLeggi altro →

Il materno è il mondo dal quale proveniamo e il paradiso perduto per il solo fatto di essere nati; il paterno invece è la sfida, l’atto del cuore (coraggio) di confrontarci con le nostre peggiori paure, di andare oltre. Come tutto questo si è perso nella generazione dei genitori contemporanei? E cosa significa, per i figli? Mamma e papà ci lasciano in eredità due paia di chiavi; mamma le chiavi di casa e papà le chiavi della macchina. Così almeno in una conversazione gentile e profonda, uno dei miei maestri mi spiegava anni fa come funziona la cosa. In fondo da sempre siamo governati daLeggi altro →

Avvicinare la sofferenza non vuol dire definirla, etichettarla, classificarla; richiede invece ascolto, pazienza, attesa, presenza. Ho letto, da qualche parte, queste parole di Chandra Candiani, la poetessa: «qualunque tipo di malattia ha un problema di comunicazione e le è necessaria la ricerca di una nuova grammatica». Parole misteriose che, all’improvviso, ne fanno accorrere prepotentemente alla mia mente altre: anoressie, bulimie, DOC, disturbi del comportamento, ADHD, depressioni. Acronimi e incomprensibili vocabolari si aprono davanti a noi: parole che allontanano, sospingendoci quasi in uno spazio in cui non possiamo che sentirci persi o inadeguati a capire. Tra i giovanissimi sembra siano in aumento le depressioni, i disturbiLeggi altro →

Se la diagnosi è imprescindibile nelle patologie mediche il tema diventa più complesso nei disturbi “dell’anima”. Come evitare i rischi di una diagnosi che diventa etichetta. La diagnosi è un modo di dare un nome alla sofferenza. E, se pensiamo alla patologia organica e a tutte le forme di accidenti che accadono al nostro corpo, possiamo dire che potergli dare un nome è un grandissimo aiuto. Immaginiamo, per esempio, di avere un forte dolore allo stomaco che non ci lascia respirare, che ci dà grande sofferenza. La nostra mente corre e va nei recessi più lontani a immaginare malattie gravi, come i tumori, il rischioLeggi altro →

L’oblio non è una falla della memoria, ma un processo essenziale per il nostro equilibrio emotivo e comportamentale: potremmo definirlo una forma di saggezza, che ci aiuta ad aprire spazi di libertà e occasioni di riscrittura di senso. C’è una domanda che ancora, dopo giorni, mi interroga. Addirittura, in forma un po’ nascosta e simbolica, è tornata in sogno, la scorsa notte! Di questo interrogativo ho parlato in un mio recente articolo che riguardava il finale di una storia letta da mio figlio. In sintesi, il libro-game in questione proponeva al lettore due alternative: o dimentichi tutte le esperienze vissute leggendo e torni nel mondo, oppure ricordiLeggi altro →

La gigantesca mole di informazioni sempre a nostra disposizione online rischia di farci perdere di vista una pratica essenziale per la conoscenza, che vale la pena riscoprire ― Ma come fai a saperlo?― L’ha detto la televisione… Fino a poco tempo fa si diceva così, era dallo schermo televisivo che uscivano piccole grandi e medie verità. In qualche maniera, quella che nel Medio Evo era definita auctoritas, ovvero la parola scritta da eminenti studiosi, filosofi, teologi, nell’era della televisione derivava da lì, da quell’aura di sicurezza quasi ontologica che arrivava dallo schermo. Ora, finito il tempo in cui la televisione era anche un luogo virtuale inLeggi altro →

La nostra vita è scandita dalle notifiche: chat, social e mail nello smartphone che è parte integrante del nostro quotidiano, delle nostre relazioni e delle nostre vite. Molti lamentano e soffrono un elevato livello di stress dovuto proprio alla necessità di rispondere agli innumerevoli stimoli che punteggiano le nostre giornate e parcellizzano la nostra attenzione. Notifiche, chat, risposte, chat di gruppo, altre notifiche… Il nostro quotidiano è scandito da messaggi continui che partono e arrivano come gli aerei sulla pista di un grande hub internazionale. Quelli delle chat di gruppo, poi, raggiungono velocità inaudite, dato il numero di partecipanti, senza considerare che c’è il gruppoLeggi altro →

Una rappresentazione teatrale e un testo poetico mettono in scena il dolore del mondo, ma anche la speranza e la possibilità di ricondurci al bene, alla bellezza, a una fratellanza dimenticata e alla comunione dell’uomo con ciò che lo circonda Quando scrive di dolore Mariangela Gualtieri, una delle più ispirate e potenti poetesse contemporanee, lo fa, per così dire, in maniera planetaria, coinvolgendo tutti, umani e animali, utilizzando archetipi e mettendo in scena un furore dionisiaco, un urlo esasperato e al tempo stesso un’urgenza di gioia e di amore, rinunciando però a «retorica e miele», come lei stessa sostiene. Mi riferisco a Paesaggio confratello rotto (Einaudi), una trilogia teatraleLeggi altro →

10/07/2024 I chatbot di IA prenderanno il posto degli essere umani? Lo scenario appare spaventoso, ma è davvero questa la domanda da porsi di fronte agli sviluppi dell’intelligenza artificiale? «Sai scrivere una poesia nello stile di Montale?». «Certamente!», mi risponde ChatGPT, e mi scrive una poesia, ahimè scadente, che riecheggia il Maestro. Allora rilancio: «Mi riscrivi la stessa poesia nello stile di Szymborska?». «Certamente!», e tre secondi dopo la poesia è la stessa ma, per esempio, al posto del sostantivo «malinconia» trovo «curiosità». «Be’», la rimprovero, «ma la poetessa è molto più ironica di così». «Hai ragione!», mi risponde la chat intelligente, e, dopo soliLeggi altro →