L’Almamatto svela storie di vita e risvolti inattesi. E anche in personaggi che appaiono lontani da noi, ci racconta una delle autrici, possiamo scoprire qualcosa che ci appartiene Appena ho la mia copia dell’Almamatto tra le mani, prima ancora di aspirare il profumo della carta che rende i libri stampati un piacere antico e difficilmente surrogabile, corro al giorno del mio compleanno. Ci trovo un uomo. Se anche questo dato non gettasse qualche granello di sabbia nel motore dell’identificazione, subito arriva il nome del Nostro a predispormi al distacco, e anche a un certo disorientamento.  Che associazioni potremo mai scovare io e la mia radice genealogica,Leggi altro →

Un altro nazismo è possibile? E’ questa la domanda lanciata dal professor Reinar nella classe di un liceo tedesco: è la settimana dedicata all’approfondimento di un tema e una riflessione apparentemente innocua parte dalla questione posta ai ragazzi. La risposta sembra essere per quasi la totalità dei giovani di segno negativo. In 7 giorni, il professore conduce un esperimento, unendo, come un leader sovrano, i suoi studenti sotto le stesse regole, gli  stessi slogan, la stessa divisa, lo stesso saluto e lo stesso simbolo, un’onda stampata sulle camicie bianche di ciascuno. Un nuovo sorprendente totalitarismo cresce, proprio come un’onda, nel giro di poche ore, fino ad unLeggi altro →

Dello stralcio di questa vecchia intervista a Karl Popper colpisce il contrasto tra l’estetica, che potremmo definire vintage, e l’attualità fin scontata del messaggio: la televisione non si può nascondere, nota il filosofo, dietro la facciata di una presunta oggettività e spacciare le notizie che veicola come semplice informazione. Non c’è informazione de-situata. Non c’è comunicazione senza un punto di vista. Non c’è notizia senza una scelta a monte dei contenuti da trasmettere. La televisione ha lasciato almeno in parte la scena ad altri mezzi oggi, ma la tesi di Popper non ha perso verità. Anzi, a nostro avviso, la pandemia ha rappresentato una cartina di tornasole fedelissima del potere che hanno i media di plasmare opinioni (anche attraverso iLeggi altro →

Quando l’essere umano va in crisi non è come un bug, un errore di sistema da resettare. Non basta fare “spegni e riaccendi”, ma bisogna capire cosa dice, cosa comunica la crisi, da dove nasce e qual è il suo senso Marcello Malpighi, medico filosofo, uno che forse avremmo potuto mettere sul nostro Almamatto, uno dei tanti che venne sedotto dall’illusione del meccanismo, dell’ingranaggio, del dente saltato. Nel diciassettesimo secolo fonda una strana disciplina, la Iatromeccanica, in cui cerca di immaginare il corpo umano prima e poi, per estensione, anche i moti dell’anima come il prodotto di meccanismi, dai più elementari fino a quelli incredibilmente sofisticati.Leggi altro →