Spesso siamo così presi dal controllare ogni movimento dei nostri figli, dal voler sapere ogni cosa della loro giovane vita, che finiamo col dimenticare che mentre noi guardiamo loro, loro guardano noi. Carl Gustav Jung prima e un geniale Franco Nembrini ora, ci ricordano che ciò che passa nella difficile azione di “tirar su” i figli, è l’esempio, ciò che loro osservano in noi.Leggi altro →

Un adolescente in crisi con la scuola che è anche un campione di videogiochi, un programmatore in erba che non trova il suo metodo di studio, uno studente universitario alle prese con la disciplina. E la soluzione, che non va cercata dove sembra più facile trovarla «In cosa sei veramente bravo?» «Ai videogiochi non mi batte nessuno, sono cinquecentesimo nella classifica mondiale di Rainbow Six Siege», mi risponde un giovane adolescente che si avvia sulla strada di una probabile bocciatura. «Sono bravo a programmare», mi dice genericamente un altro, che incontro sulla stessa via. «Ma se la scuola fosse un videogioco?», insisto con il primo, dopoLeggi altro →

Passiamo la vita a cercare di essere perfetti, ci sforziamo di corrispondere a un’idea di perfezione che – in realtà – poco ha a che fare con l’essere umano. Forse vale la pena guardarla per tempo, la vitalità dell’imperfezione Un uomo cammina su una strada di campagna, sulle spalle un bilanciere con un secchio per lato. Da giorni sta trasportando l’acqua dal pozzo verso il campo arido presso il quale ha deciso di coltivare. I secchi però sono bucati e perdono acqua, perciò il vecchio quando arriva al campo ha perso quasi la metà del prezioso liquido, ma lui sembra sereno, sembra non occuparsi dellaLeggi altro →

Un elogio della lentezza, che permette di entrare nelle cose, di farne esperienza piena, di scoprire la dignità e la bellezza di trovare noi stessi, di scoprire che in fondo andiamo bene così come siamo, inseguendo il modello che vediamo lentamente crescere in noi «Sbrigati! Non farti sempre aspettare!», «Sei lento, datti una mossa!». La mia infanzia è stata costellata da questo tipo di “inviti”, che sono diventati col tempo una specie di mantra e che, pian piano, come spesso accade con le cose di quando siamo piccoli, entrano dentro di noi in profondità, fino a farci sentire diversi, fino a convincerci che abbiamo qualcosaLeggi altro →