Franco Nembrini: il più cretino della scuola
Dopo la tanto chiacchierata Maturità 2020, rilanciamo il filmato in cui Franco Nembrini racconta un successo educativo nato là dove proprio non lo si aspettava. Noi vi leggiamo una prova che alla didattica a distanza, pur utilissima, mancheranno sempre i sussulti del “corpo in relazione”, ma cogliamo anche un altro messaggio. Ai giovani va concessa l’esperienza della fatica: di studiare come di esporsi, di volare alto come di riconoscere il proprio limite. Proteggerli da tutto questo significa non solo ostacolare la loro crescita, ma anche negare ciò che chiedono. Forse qui il nostro amore, incapace di intercettare il desiderio dei ragazzi, confina con un certo inconsapevole egoismo. Leggi altro →
Franco Nembrini: voler bene
Nel commento a un passo dantesco, Franco Nembrini propone una riflessione sull’amore che per una volta mette d’accordo ragione e sentimento. Chiunque di noi può accedere, pescando nella propria memoria emozionale, all’incanto dell’innamoramentoe forse cogliervi quegli accenti che Nembrini con Dante avvicina all’esperienza mistica. Ancora di più, però, ci colpiscel’accostamento tra il voler bene e il cooperare affiché la persona che amiamo compia il proprio desiderio, ossia realizzi il suo essere. Questo è ciò che dovrebbe muoverci nella relazione d’aiuto. Oltre la presunzione di sapere quale sia il bene dell’altro. Leggi altro →
Franco Nembrini: topolino e la figura del padre
Riflessione semiseria sull’eclissi del padre nella società contemporanea. Un tempo possessore degli strumenti che iniziavano al lavoro e al governo della vita adulta, il padre è oggi spesso l’apprendista dei figli, che sono maestri di tecnologia senza nemmeno averla studiata. Come ripensare a un riequilibrio dei ruoli? Leggi altro →
Franco Nembrini: il peccato
Come possiamo leggere il concetto di peccato spogliandolo della sua aura moralistica per calarlo nel perimetro concreto della vita di tutti noi? Franco Nembrini parte dal senso che la parola “peccato” assume nel linguaggio comune e ci propone un’interpretazione valida per credenti e non credenti.Leggi altro →
Franco Nembrini: la figura del padre
Riflessione semiseria sull’eclissi del padre nella società contemporanea. Un tempo possessore degli strumenti che iniziavano al lavoro e al governo della vita adulta, il padre è oggi spesso l’apprendista dei figli, che sono maestri di tecnologia senza nemmeno averla studiata. Come ripensare a un riequilibrio dei ruoli?Leggi altro →
Franco Nembrini: il male
Lo diceva già Socrate: chi compie il male è vittima di una forma di ignoranza. Franco Nembrini sembra rilanciare l’idea del filosofo e innervarla con un riferimento che troviamo molto vero e abbastanza scomodo, perché ci costringe a passare dal bene ideale al bene praticabile.Leggi altro →
Franco Nembrini: papà dimmi che vale la pena
Quando si nasce al proprio ruolo di genitori, educatori o – aggiungiamo noi – strumenti della relazione d’aiuto? La riflessione di Franco Nembrini suona scomoda, perché scavalca qualsiasi cedimento al protagonismo e allo zelo di chi si appresta a “fare”, nella presunzione di possedere le chiavi per il ben vivere dell’altro.Leggi altro →
Franco Nembrini: Può nascere del bene anche dal dolore
Chi crede, anche nel dubbio si appella a una Risposta più grande, che disegna l’orizzonte e guida il passo nella notte. Eppure, se è un credente autentico, non può non ammutolire di fronte al dolore, allo strappo della perdita, all’inferno che brucia il desiderio di vita dell’innocente piegato dalla sorte. Nembrini vede il bene nascere dalla tragedia. Noi siamo con lui quando decide di restare accanto a chi soffre. Senza parole e senza ricette. Qui ci racconta come.Leggi altro →