Come lo sguardo ha a che fare con l’identità? Quel che siamo nasce dall’incrocio del nostro sguardo su noi stessi (e sul mondo) con lo sguardo dell’altro su di noi “Papà, guarda cosa ho imparato! Papà, guarda cosa sono capace di fare! Papà!” Per chi ha figli il richiamo è ben noto, frequente e inequivocabile. Antica questione che è alla base della costruzione della nostra identità, il nostro bisogno di essere guardati per esistere arriva da molto lontano. Da sempre abbiamo bisogno di sapere di esser visti, la stessa religione con quell’occhio nel triangolo è lì, ad esempio imperituro.  La chiamiamo identità, ovvero quel complessoLeggi altro →

Prendere sul serio i bambini. Non dovremmo mai dimenticare questo precetto. Vale per le domande che ci rivolgono, ma anche per le conclusioni alle quali arrivano quando noi adulti non siamo in grado di soddisfare la loro sete di spiegarsi il mondo e di trovare un senso al proprio essere-nel-mondo. L’identità che i nostri figli costruiranno si gioca in questo spazio, che è uno spazio corale. Troppe volte ce ne dimentichiamo.Leggi altro →

Fa star male l’invidia dell’altrui fortuna. Ci possiamo salvare convincendoci di avere una nostra classifica, né primi né ultimi Dio convocò al suo cospetto due persone, un avaro e un invidioso. Disse loro: «Che uno di voi esprima un desiderio, io lo esaudirò e darò all’altro il doppio di ciò che viene chiesto».L’avaro rimase in silenzio immaginando di poter guadagnare di più se l’altro avesse chiesto.L’invidioso allora pensò e ripensò… poi disse a Dio: «Toglimi un occhio». Penso che questa breve storia rappresenti in modo magistrale il meccanismo dell’invidia, ovvero l’attenzione costante all’altro come persona da limitare, contenere, danneggiare.Già, tutto ruota intorno al tema delLeggi altro →

Bugia e illusione sono atti estremi di liberazione da un mondo che di sola ragione muore «Verità! Verità! Abbiamo bisogno di rapporti più veri, dobbiamo uscire dagli inganni!»Quante volte ho sentito queste parole, dette da clienti, da colleghi, da maestri e da allievi; veicolate spesso con grande passione e veemenza, come se fosse proprio lì il problema, come se la sofferenza psichica fosse il prodotto di una vita non vera, di una dimensione illusoria, incantata. Però a pensarci bene, se il rapporto con la verità è spesso di dichiarata accondiscendenza, il rapporto con la bugia non lo è di meno: come una amante segreta cheLeggi altro →