Un adolescente in crisi con la scuola che è anche un campione di videogiochi, un programmatore in erba che non trova il suo metodo di studio, uno studente universitario alle prese con la disciplina. E la soluzione, che non va cercata dove sembra più facile trovarla «In cosa sei veramente bravo?» «Ai videogiochi non mi batte nessuno, sono cinquecentesimo nella classifica mondiale di Rainbow Six Siege», mi risponde un giovane adolescente che si avvia sulla strada di una probabile bocciatura. «Sono bravo a programmare», mi dice genericamente un altro, che incontro sulla stessa via. «Ma se la scuola fosse un videogioco?», insisto con il primo, dopoLeggi altro →

Quando si affaccia la fatica di vivere la chiave è il cambiare direzione, volgere lo sguardo altrove. Per ritrovare il (proprio) senso Una ripartenza difficile questa dopo l’estate. Almeno è quello che mi sembra di cogliere nelle parole delle persone che seguo, soprattutto giovanissimi. La narrazione ruota intorno alla fatica di vivere, al non sentire più un senso nelle cose che si fanno tutti i giorni (formarsi, studiare, imparare, relazionarsi). In alcuni casi, aleggia il fantasma di farla finita. Parole dure da ascoltare. Stati d’animo da custodire. Ripensando al senso del mio lavoro, anche di fronte a questi pensieri che trovano voce nello spazio diLeggi altro →