Adulti distanti e punitivi, quelli del passato. Adulti vicini e spaventati, quelli del presente. Senza la giusta distanza (e la giusta vicinanza) è la relazione con i nostri figli e i nostri alunni che rischiamo di perdere Sarà capitato anche a voi vedere in TV le riprese di una superficie perfettamente pulita analizzata al microscopio: più ci avviciniamo e più appaiono imperfezioni; quella che era una superficie liscia e perfettamente piana appare ora come un susseguirsi di avvallamenti, salite e discese, piene di organismi, di sporcizia, granelli che al microscopio appaiono come massi. A volte, mi dico, è tutta una questione di prospettiva, di distanze,Leggi altro →

Tutti dispensano consigli e terapie, e i terapeuti professionisti rischiano di sentirsi fuori tempo e fuori spazio «Sa, io lavoro al bar e ne vedo di cose… Mia moglie poi ha una cartoleria, la sera torna a casa e mi racconta sconvolta gli incontri del giorno, tra una matita e una gomma raccontano la storia della loro vita… Tutte le sfighe del mondo si porta a casa…» «Beh», rispondo io, «avete probabilmente un talento naturale…» Poi penso… e ripenso.Certo non capita tutti i giorni di trovare persone che confidano storie di prorata IVA, dettagli di circuitistica elettronica, algoritmi statistici: questa è roba complicata da lasciareLeggi altro →

“Abbi cura di me”. Nella canzone portata da Cristicchi a Sanremo vibra un appello potente, fatto di umiltà e di coraggio. Ci vuole umiltà per dichiararci fragili. E a volte dobbiamo radunare tutto il nostro coraggio per chiedere l’abbraccio, quando il passo si fa incerto e abbiamo paura di cadere. Eppure è proprio questo ciò di cui tutti abbiamo bisogno. Sentire di poterci affidare a qualcuno che sappia starci accanto e che custodisca le nostre debolezze come si fa con un tesoro. La standing ovation a Cristicchi ci sembra un gesto liberatorio. Siamo fallibili e possiamo chiedere aiuto. E in questo c’è un piccolo miracolo.Leggi altro →