Negli ultimi anni l’attenzione al trattamento del dolore è cresciuta e nella malattia oncologica o nel fine vita si riesce a rispondere in modo efficace per lenire le sofferenze. Ma la strada è ancora lunga per il dolore di chi deve convivere con la malattia mentale. “Non c’è un perché, solo qualcosa che manca, la pazzia è questa mancanza, è il pezzo tagliato via, prezioso, insostituibile. E fa male. Siamo lupi nella tagliola, che continuano a correre.” (Stefano Benni – Prendiluna) Lo ammetto, per me è un chiodo fisso quello di cercare, in prima persona, di avere contezza del dolore dell’esistenza, quello di cercare diLeggi altro →

Ci sono situazioni in cui vogliamo mostrare a tutti i costi quanto siamo dalla parte del giusto, quanto ci indigniamo, quanto il nostro pensiero sia “superiore”. Ma se questo servisse più a nutrire il nostro narcisismo che alla causa? L’estate, si sa, è il periodo dei tormentoni. Ai miei tempi c’erano quelli dei Righeira, poi ne sono arrivati molti, molti altri, non solo nel campo musicale, ovviamente. Forse sarà il terrore del vuoto che assale ciascuno di noi quando finalmente arriva il meritato riposo estivo, ma tendiamo a rimanere agganciati giornate intere a questo o a quel tema. I cani che mordono i bambini, leLeggi altro →

Sembra essere sempre più difficile avere a che fare con il lutto, il dolore e la morte. Come se non potessero far parte delle nostre vite, come se non ci fosse spazio per contattare quella parte di noi stessi Don… Don… Don…Tocchi di campana, quella grossa, isolati tra loro e distanziati da sei inesorabili secondi. Nove tocchi di campana, poi una sequenza più ravvicinata di due oppure tre tocchi in successione. Già dai primi tocchi la gente, gli anziani soprattutto escono di casa, vanno in strada e chiedono: “Chi è?”, allora una ridda di supposizioni: “Potrebbe essere il marito della Gina, è un po’ diLeggi altro →

Un episodio accaduto a un’ospite di una delle comunità Lighea apre una riflessione importante: una persona con diagnosi psichiatrica ha il diritto di arrabbiarsi come chiunque altro se subisce un comportamento che giudica irrispettoso? Quanto continuiamo ancora oggi a definire una persona per la sua malattia, il tutto con una parte? Arriva una chiamata da una delle comunità: alle Poste una nostra paziente ha litigato con l’impiegata e sono intervenute le forze dell’ordine, si parla di un trattamento sanitario obbligatorio che poi non viene portato a termine. “Che cosa è successo?” chiedo alla giovane collega che mi spiega per filo e per segno l’accaduto. DopoLeggi altro →

Prosegue la serie di racconti e riflessioni sul tema delle separazioni. Anche se ogni separazione ha una storia assolutamente unica, perché unici sono i vissuti dei suoi protagonisti, è possibile individuare alcune tipologie ricorrenti che proviamo ad analizzare attraverso esempi liberamente ispirati a vicende reali, grazie anche ai contributi che ci avete inviato e che vorrete continuare a inviarci “Dottore, vengo da lei perché sono reduce da una relazione che si è rivelata tossica e sbagliata”. “Dottore, ho buttato via 5 anni della mia vita…”. Queste e altre sono dichiarazioni che spesso nel mio lavoro mi capita di raccogliere e che fanno da incipit diLeggi altro →

Quanto è difficile trovare la propria passione? E che succede se, invece, si incontra il vuoto? Quanto, nelle generazioni di adolescenti e post-adolescenti l’ansia di riempire questo vuoto può far deragliare. E gli adulti, in questo, non sono affatto dei semplici osservatori – Cosa desideri? – Fare tanti soldi. – Ok, ma cosa ti piacerebbe diventare? – Un imprenditore. – Un imprenditore di cosa? – Non lo so, mi basta essere alla guida di un’azienda, non voglio lavorare come dipendente. Termina così, in un nulla di concreto, il botta e risposta tra me e un giovane ventenne, indeciso sulla scelta universitaria. Del desiderio, della passioneLeggi altro →

Ricorriamo alla ragione quando l’imprevedibile ci spaventa, quando le salite sono troppo faticose e le discese troppo ripide. Ma la ragione non può tutto e, in certi casi, può illuderci di poter stendere tutte le pieghe, ma è altro che ci servirà “Ma che film la vita, tutta una sorpresa. Attore, spettatore, tra gioia e dolore, tra il buio e il colore”. Cantavano così i Nomadi un po’ di anni fa. Anche loro, come tanti, a cercare di rendere conto degli alti e dei bassi, delle salite e delle discese del vivere. Mi ha sempre affascinato il saliscendi, l’imprevedibilità del vivere, quel brivido di perditaLeggi altro →