L’invito è quello di distruggere le nostre regole per fermarci a contemplare la vita e tornare a stupirci Vi capita mai di sentirvi come criceti nella ruota? Alla ricerca del vostro star bene, della serenità e di qualche certezza in un mondo che, continuamente, destabilizza. Forse, tutto nasce da qualcosa che abbiamo scordato di saper fare: meravigliarci. Ho mangiato me stesso per tornare a meravigliarmi. Questo il messaggio forte e chiaro di un ex detenuto del carcere minorile di Nisida che nel podcast “I ragazzi di Nisida”, curato da Il Sole 24 Ore, racconta il suo ritorno a Scampia in occasione della demolizione di quella VelaLeggi altro →

La fiducia non si dà. La fiducia si costruisce. Ma come? Karla, splendida straniera ormai figlia acquisita della Bombay vera, posa il bicchiere sul tavolo e alza lo sguardo, perdendolo tra i tavoli affollati del Leopold Cafè: “sai, Lin, in India per vincere bisogna sapersi abbandonare”. (Storia tratta dal romanzo Shantaram, G.D.Roberts). Abbandonarsi è lasciarsi in potere di qualcosa, di qualcuno. Osservo quanto sia complicato. Chi ci dice che quel potere sia pericoloso?Perché non fidarsi? E, soprattutto, di cosa ho bisogno per costruire fiducia?⁣Perché non sospendere per un attimo la nostra “abilità di rispondere” (la tanto richiamata responsABILITY) e accettare di accogliere semplicemente l’altro cheLeggi altro →

Nella mia vita professionale sono spessa arrivata ad un bivio: mollare tutto e cambiare o restare provando ad esprimermi nel contesto esistente? Ampliamo a tutti noi. Muoverci o restare fermi? Vi racconto una storia. Il protagonista è Marco Carrera, il personaggio principale dell’ultimo libro di Sandro Veronesi, “Il Colibrì”, vincitore del premio Strega 2020. In un mondo in cui chi si muove è coraggioso e chi sta fermo è pavido c’è ancora chi, come Marco Carrera, mette tutta la sua energia nello stare fermo. Lo chiamavano il Colibrì: 70 battiti di ali al secondo per restare dove già è, per fermare il tempo e, a volte,Leggi altro →