Gianrico Carofiglio: scelta

Quando si tratta di esaminare il termine “scelta”, fallisce il ricorso ai contrari come metodo creativo per far risplendere il senso della parola, che l’uso ha offuscato. Scelta non ha contrari. Per questo diventa agli occhi di Carofiglio una parola radicale. E’ parola-matrice nella politica, quale governo del vivere civile, ma è anche parola-guidadel nostro piccolo e privato modo di essere-nel-mondo, per dirla con Heidegger. Da quello che scegliamo ogni giorno prende forma il nostro destino. Un destino che non è dunque qualcosa di dato, ma che si definisce piuttosto come una destinazione, costruita nel tempo dalle nostre decisioni, dagli evitamenti con cui ci proteggiamo, dai nostri inizi come dagli atti mancati.

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